BASSANO DEL GRAPPA: OPERALAB 2022 – 6 e 7 maggio 2022
OPERALAB
BASSANO 2022
OMAGGIO A TITO GOBBI
CONCERTO DI GALA
Premio Tito Gobbi alla Carriera
al soprano
RAINA KABAIVANSKA
Selezione dall’opera Don Giovanni
Wolfgang Amadeus Mozart
direzione artistica Luca Canonici
pianoforte Gioele Muglialdo
personaggi e Interpreti:
- Don Giovanni Thiago Felipe Stopa
- Il Commendatore Lorenzo Mazzucchelli
- Donna Anna Maria Cenname
- Don Ottavio Dave Monaco
- Donna Elvira Regina Clementina
- Leporello Helcin Huseynov
- Zerlina Giorgia Annie Conzato
- Masetto Artis Muiznieks
Bassano del Grappa 6 maggio 2022
Perchè Bassano del Grappa? Bisogna cominciare col dire che è una splendida cittadina di circa 43.000 abitanti situata ai piedi dell’Altopiano di Asiago e del Monte Grappa, nella provincia vicentina in Veneto. per lo più è nota alle pagine della storia per la Resistenza opposta all’esercito nazista che gli è valsa la Medaglia d’oro al valor militare. Molto suggestivo il Ponte Vecchio altresì noto come Ponte degli Alpini; attribuito al Palladio è andato più volte distrutto e ricostruito. Da Wikipedia: Il 17 febbraio 1945 un gruppo di 15 partigiani comandati da Primo Visentin (nome di battaglia “Masaccio”) fece saltare il Ponte Vecchio: ci furono due vittime. Per rappresaglia i nazisti prelevarono dalle prigioni tre partigiani e li fucilarono sul ponte (Federico Alberti, Cesare Lunardi e Antonio Zavagnin).
Bassano è anche nota per la produzione della Grappa che è tipica del luogo, si pensi soltanto al brand Nardini. Un nome troppo spesso abusato anche all’estero per identificare un distillato famoso in tutto il mondo.
Su tutto, e nello specifico, Bassano del Grappa perchè è la Città che il 24 ottobre 1913 diede i natali al baritono Tito Gobbi. Oggi, grazie all’impegno della Fondazione Tito e Tilde Gobbi e alla collaborazione del Comune di Bassano del Grappa, la lirica si riaffaccia alla cittadina occupando una posizione di rilievo, valorizzando il lascito artistico di Tito Gobbi.
Operalab Bassano 2022 inizia con la selezione di otto cantanti su 250 candidature per la Masterclass di alto perfezionamento tenuta dal tenore di fama mondiale Luca Canonici, già allievo di Tito Gobbi, coadiuvato dal maestro Gioele Muglialdo, presso il Palazzo Sturm (un autentico gioiello risalente al XVIII secolo). Eseguito in forma semiscenica, il Don Giovanni, è stato rappresentato nella Sala da Ponte. Una piacevole serata molto apprezzata dal pubblico e culminata con il conferimento del Premio alla Carriera al soprano Raina Kabaivanska in splendida forma.
Il laboratorio si è concluso la mattina successiva con il Covegno di studi presso la Sala Chilesotti del Museo Civico aperto al pubblico, cui hanno partecipato il soprano Raina Kabaivanska in qualità di docente del Conservatorio di Modena e della Nuova Università di Sofia (Bulgaria), Giovanna Lomazzi in qualità di Vice Presidente di As.Li.Co. Teatro Sociale di Como, Eleonora Pacetti in qualità di direttrice dello Young Artist Program Teatro dell’Opera di Roma, Vincenzo de Vivo quale direttore artistico dell’Accademia di Osimo e Teatro delle Muse di Ancona, Gianni Tangucci quale direttore artistico dell’Accademia del Maggio Musicale Fiorentino, Francesco Micheli quale direttore artistico della Fondazione Teatro Donizetti di Bergamo. Purtroppo assente Alejandro Abrante Cohen, responsabile delle relazioni della Fondazione Rossini Opera Festival. Il tutto moderato dagli interventi della deliziosa Ceciclia Gobbi, figlia del baritono.
Alla presenza degli studenti della master si è discusso delle criticità inerenti il passaggio dal mondo accademico a quello professionale; della consapevolezza che ogni artista deve avere circa il proprio talento, le proprie capacità manageriali ed i propri limiti che devono essere superati per arrivare ad una carriera di successo.
Roberto Cucchi